«Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria» (Es 10,2). La vita si fa storia

Orazione ispirata dal Messaggio del Santo Padre Papa Francesco -datato 24.1.2020- per la 54.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

O Dio, Uno e Trino, Padre, Figlio, Spirito Santo

Ti ringraziamo per il dono della Sacra Scrittura, nella quale Ti riveli fin dall’inizio creatore e narratore. Tu pronunci la Tua Parola e le cose esistono. Attraverso il Tuo narrare chiami alla vita le cose e, al culmine, crei l’uomo e la donna come Tuoi liberi interlocutori, generatori di storia insieme a Te. 

O Padre tenerissimo, Dio per noi,  

sempre intervieni nella storia del Tuo popolo. Quando i figli d’Israele schiavizzati gridarono a Te, li ascoltasti, ricordandoti  dell’alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe. Guardasti la condizione degli Israeliti, dandotene pensiero. Dalla Tua memoria scaturì la liberazione dall’oppressione, che avvenne attraverso segni e prodigi. A Mosè consegnasti  il senso di tutti questi segni: perché possiamo raccontare e fissare nella memoria  i segni che hai compiuto, riconoscendo che Tu sei il Signore. Tu ci inviti a fare memoria dei Tuoi interventi provvidenziali nella nostra vita. Aiutaci, nella comunicazione, a non perdere mai di vista  il patrimonio della memoria, perché avvenga la consegna di storie, speranze, sogni ed esperienze da una generazione ad un’altra, consapevoli che non c’è futuro senza radicamento nella storia vissuta. 

O Signore nostro Gesù Cristo, Dio con noi, Verbo incarnato,

poiché ti sei fatto storia, ogni storia umana è, in un certo senso, storia divina. Tu sei il Narratore che si è fatto narrazione. Tu ci hai rivelato e raccontato il Padre con la Tua vita, i Tuoi gesti e le Tue parole, che leggiamo nei Tuoi Vangeli. Fa’ che aderiamo a Te nella fede per condividere la Tua stessa vita. Illuminaci nel raccontare storie esemplari che abbiano la capacità di generare un cambiamento.

 O Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio effuso dentro di noi

scrivendo nel nostro cuore, fissi in noi il bene.  Per Tua opera ogni storia, anche quella più dimenticata, può diventare ispirata, può rinascere come capolavoro, diventando testimonianza profumata di Vangelo. Mentre leggiamo la Scrittura, le storie dei santi, e anche quei testi che hanno saputo leggere l’anima dell’uomo e portarne alla luce la bellezza, Tu liberamente scrivi dentro di noi, rinnovando in noi la memoria di quello che siamo agli occhi di Dio. Tu ci rendi capaci di intercessione, abilitandoci a raccontare al Padre le storie che viviamo e le persone che incontriamo. Con Te possiamo riannodare il tessuto della vita, ricucendo le rotture e gli strappi. Per Tua grazia la storia di ognuno è sempre aperta a un possibile cambiamento. Fa’ che anche quando raccontiamo il male, riconosciamo in mezzo al male anche il dinamismo del bene, rivelando a ciascuno che la sua storia contiene meraviglie. 

O Beata Vergine Maria, che hai tessuto l’umanità di Dio nel Tuo grembo, aiutaci a fare della comunicazione uno strumento per costruire ponti, condividendo la bellezza dell’essere fratelli in un tempo segnato da divisioni. Ti chiediamo umilmente di custodire  le nostre storie e di insegnarci a riconoscere il filo buono della Provvidenza che le guida. Amen. Alleluia!

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Ascensione del Signore: festa della speranza cristiana

Preghiera mistagogica ispirata dai testi biblici ed eucologici della Messa della Solennità dell’Ascensione del Signore/A.

O Cristo Gesù crocifisso e risorto,

salendo al cielo e sedendo alla destra del Padre, sei stato costituito Signore del cielo e della terra, ottenendo la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze. Ritornando nel seno del Padre, hai portato alle altezze della sua gloria la nostra fragile umanità che avevi assunto, unendola a te. Ponte fra il cielo e la terra, Giudice, Signore e Salvatore potente, non ti sei separato da noi, ma ci hai preceduto nella casa del Padre per darci la serena fiducia che dove sei tu, capo della Chiesa e primogenito fra molti fratelli, un giorno saremo anche noi, tutti uniti nella stessa gloria. Terminando la tua presenza visibile tra noi e sottraendoti alla nostra vista materiale, ora operi nella tua Chiesa  con la forza e la potenza dello Spirito Santo. Adoriamo il Padre che attraverso la tua corporeità sacrificata e glorificata effonde perennemente il dono dello Spirito Santo sulla Chiesa e sul mondo per renderci eredi della vita eterna. 

Come i discepoli sul monte di Galilea, ci prostriamo dinanzi alla tua maestà divina, deponendo ai tuoi piedi piagati d’amore i nostri dubbi perché tu ci possa aiutare nella nostra incredulità, rendendoci spediti nel percorrere la via della pace. Come tendesti la mano a Pietro- uomo di poca fede e dubitante-, che stava affondando nelle acque, così ti avvicini a ciascuno di noi nella celebrazione eucaristica, nutrendoci con la tua Parola e il tuo Pane di vita. Facendoci gustare il tuo cielo invisibile attraverso i segni visibili-sacramentali, tu susciti in noi il desiderio della patria beata. Annunciando la tua morte, Signore, e proclamando la tua risurrezione, viviamo nell’attesa della tua venuta, riconoscendoti e servendoti nei poveri e nei  sofferenti, con i quali ti sei identificato. Il potere in cielo e in terra, che il Padre ha messo nelle tue mani, restituisce te al cielo e riconsegna a noi la terra. Come il Padre ha mandato te, così tu mandi noi con l’energia pasquale del tuo Santo Spirito per renderti presente in tutti i popoli e fino alla fine del mondo. Tu ci vuoi missionari nel mondo intero, inviandoci ad annunciare la tua Parola a tutti gli uomini della terra perché ti conoscano e possano aderire a te, immergendosi nel mistero della tua passione, morte e risurrezione attraverso il Battesimo ricevuto nel nome del Padre, di Te-Figlio e dello Spirito Santo. Nuove creature in Te, già risuscitati con Te e fatti sedere nei cieli in Te, siamo chiamati ad osservare i tuoi comandamenti per camminare nel tuo amore, nell’attesa di stare per sempre con Te in paradiso.

O Beata Vergine Maria, assunta in cielo in anima e corpo, l’arcangelo san Gabriele nel momento dell’annunciazione ti disse:”Il Signore è con te”, chiamandoti a cooperare all’opera della salvezza quale Madre dell’Emmanuele. Tu continui a orientarci al Figlio tuo che è dentro di noi, nel cuore del creato e delle creature, alimentando la speranza della risurrezione della carne e della vita del mondo che verrà.

O Madre della speranza, come te vogliamo seguire il tuo Figlio, Divino Maestro, camminando decisamente verso la Gerusalemme celeste. Di là Egli verrà come Salvatore per trasfigurare il nostro corpo mortale e conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.

O Signore che ascendi tra canti di gioia,facci  testimoni gioiosi del tuo Amore per le strade del mondo. Amen. Alleluia!

don Francesco Dell´Orco