Papa Francesco ha istituito, con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio del 17 agosto 2016, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano integrale ed ha chiamato a presiederlo il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson.
“Tale Dicastero sarà particolarmente competente nelle questioni che riguardano le migrazioni, i bisognosi, gli ammalati e gli esclusi, gli emarginati e le vittime dei conflitti armati e delle catastrofi naturali, i carcerati, i disoccupati e le vittime di qualunque forma di schiavitù e di tortura”.

Lo Statuto stabilisce che il “Dicastero s’impegna affinché cresca tra i popoli la sensibilità per la pace, l’impegno per la giustizia e la solidarietà verso le persone più vulnerabili, come i migranti e profughi, specialmente in occasione della Giornata Mondiale della Pace, la Giornata Mondiale delle Migrazioni e la Giornata Mondiale del Malato”.

La struttura di tale Dicastero prevede che siano costituite “la Commissione per la Carità, la Commissione per l’ecologia e la Commissione per gli operatori sanitari, le quali operano secondo le loro norme. Esse sono presiedute dal Prefetto del medesimo Dicastero e da lui convocate ogni qualvolta è ritenuto opportuno, o necessario”.

Al Pontificio Consiglio, in tutte le articolazioni, il nostro grazie per il prezioso servizio alla Pastorale della Salute in questi anni.
Papa Francesco nomina S. Ecc. Mons. Vincenzo Paglia
Presidente della Pontificia Accademia per la Vita

“Come Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ti esorto ad occuparti delle nuove sfide che concernono il valore della Vita. Mi riferisco ai diversi aspetti che riguardano la cura della dignità della persona umana nelle diverse età dell’esistenza, il rispetto reciproco fra generi e generazioni, la difesa della dignità di ogni singolo essere umano, la promozione di una qualità della vita umana che integri il valore materiale e spirituale, nella prospettiva di un’autentica “ecologia umana”, che aiuti a ritrovare l’equilibrio originario della Creazione tra la persona umana e l’intero universo…

Chinarsi sulle ferite dell’uomo, per comprenderle, curarle e guarirle è compito di una Chiesa fiduciosa nella luce e nella forza di Cristo risorto, capace di affrontare anche i luoghi della tensione e del conflitto come un “ospedale da campo”, che vive, annuncia e realizza la sua missione di salvezza e di guarigione proprio là dove la vita degli individui è più minacciata dalle nuove culture della competizione e dello scarto.

Le due istituzioni (il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia e la Pontificia Accademia per la Vita) di cui dovrai occuparti sono anche collegato con il nuovo Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, nella consapevolezza che alcuni argomenti spetteranno al nuovo Dicastero che si occuperà della pastorale sanitaria”.

Papa Francesco, Chirografo a S. E. Mons. Vincenzo Paglia, 15 agosto 2016

 

Il comunicato ANSA del Prof. Boscia

Aborto: Medici cattolici,da Papa speranza e impegno per vita
Aborto: Medici cattolici,da Papa speranza e impegno per vita (ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 26 NOV – “Considero questa scelta del Papa una grazia incredibile. Perche’ cio’ che era stato concesso durante il tempo giubilare, esteso ora per il resto del tempo, ribadisce non soltanto che l’aborto e’ un grave peccato perche’ pone fine a una vita innocente, ma impegna tutti quanti al sostegno delle gravidanze inattese”. E’ quanto afferma alla Radio Vaticana Filippo Boscia, presidente nazionale dell’Associazione medici cattolici italiani e presidente onorario della Societa’ italiana di Bioetica, commentando la decisione di papa Francesco, contenuta nella Lettera ‘Misericordia et Misera’, di concedere a tutti i sacerdoti “la facolta’ di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto”. “Come medici cattolici, sentiamo che e’ giunto il tempo di una riflessione seria su questo tema. Crediamo che non sarebbe possibile un ulteriore sviluppo di civilta’ senza dare una dimostrazione tratta da chi ha aiutato all’aborto e poi se ne e’ pentito”, dice il presidente dei Medici Cattolici. “Ogni nuova parola del Papa – aggiunge Boscia – si leva alta e chiara ed e’ indispensabile a rompere ogni censura sociale e dichiarare il valore della vita incipiente. E’ una parola che ridona speranza a chi ha vissuto il trauma dell’aborto, una scelta che lascia cicatrici nella psiche specie delle donne. Una scelta che non puo’ essere tenuta nascosta, perche’ eliminare l’embrione non toglie lo scrupolo. E’ una scelta che viene vissuta come una colpa, da condividere ed eventualmente da proiettare verso gli altri”. (ANSA)