ROMA, 14 DICEMBRE 2017

RAMMARICO E CONTRARIETA’ PER APPROVAZIONE

“Con l’approvazione del ddl sulle ‘norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volonta’ anticipate nei trattamenti sanitari’, avvenuta oggi al Senato, manifestiamo preoccupazione e in alcuni punti anche contrarieta’ gia’ piu’ volte espressa in passato, in particolare su alcuni aspetti fondamentali del testo, inemendato rispetto a quello della Camera”.

E’ quanto scrivono in un comunicato congiunto Filippo Maria Boscia e Giuseppe Battimelli, presidente e vicepresidente nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani.

“Paventiamo soprattutto che il principio dell’indisponibilita’ della vita laicamente inteso da assoluto possa essere ora in qualche modo relativo, prevalendo un’autodeterminazione del paziente, svincolata da un proficuo rapporto di cura con il medico, come si evince anche dall’utilizzo del termine “disposizioni” al posto di “dichiarazioni””, aggiungono.

“Pertanto, anche l’obiezione di coscienza, prerogativa e valore da sempre gelosamente custodita dalla classe medica, non sembra esplicitamente enunciata nel testo come anche si evidenzia l’esclusione della possibilita’ di sottrarsi all’applicazione della legge da parte di strutture sanitarie private accreditate che hanno un codice etico difforme dai principi della legge stessa, costringendole a un’obbligatorieta’ che appare francamente incostituzionale”, sottolineano i medici cattolici.

“Infine, desta notevole difficolta’ la definizione dell’idratazione e dell’alimentazione artificiale come trattamenti sanitari che si possono rifiutare o sospendere sempre e comunque e senza giustificazione alcuna, non tenendo conto delle condizioni cliniche dell’ammalato e se risultino utili ai benefici attesi. Percio’ riteniamo che tutta la classe medica italiana distintasi per generazioni e generazioni per una peculiare sensibilita’ umana, scientifica ed etica, debba in questo momento rinnovare il suo impegno, riaffermando la “prossimita’ responsabile” del buon Samaritano che e’ quella di accompagnamento, empatia e di non abbandono dell’uomo fragile ed ammalato”, conclude la nota.

IL PRECEDENTE COMUNICATO DEL 7/12/2017

Il Consiglio nazionale AMCI si è riunito a Roma il 7 e 8 dicembre alla presenza del card. E. Menichelli e di mons. M. Angelelli (CEI)

Testamento biologico: Amci, prevedere obiezione di coscienza medico. Nutrizione e idratazione non sono trattamenti. Stato tuteli vita

COMUNICATO STAMPA del 7 dicembre 2017

Il Consiglio nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI), riunitosi oggi a Roma, in merito al ddl in discussione al Senato sulle “norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento”, esprime grave preoccupazione su alcune parti del provvedimento.

Si vuole, nel ddl, a motivo dell’autodeterminazione dei paziente, che sia inderogabile il vincolo per il medico alla volontà del malato, da attuare anche per via giudiziaria.

Si chiede, allora, che nella legge sia contemplata in modo esplicito la facoltà di obiezione di coscienza da parte del medico e degli operatori sanitari e inoltre non sia prevista l’obbligatorietà all’attuazione della legge da parte di strutture sanitarie che siano dotate di un Codice Etico difforme dalle norme applicative del provvedimento.

Grave, ancora, é la previsione nel testo di includere l’idratazione e la nutrizione artificiali tra i trattamenti che possono essere rifiutati o sospesi in qualunque momento. A giudizio dell’Amci questi sono sempre dovuti ad ogni persona.

Infine, i medici cattolici, respingono ogni possibile azione eutanasica, comunque mascherata, al pari di qualsiasi forma di accanimento terapeutico e di abbandono di cura del paziente. Rivolgono, pertanto, un accorato appello alla classe politica, affinché lo Stato democratico, laico e aconfessionale, nella sua legislazione tuteli e promuova sempre il bene della salute e il rispetto della vita umana.

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http://www.amci.org/index.php/notizie/in-evidenza/504-biotestamento-comunicato-amci-del-7-12-2017