Strategie per sconfiggere la fame -La valorizzazione dell’agricoltura al centro della conferenza della Fao a Roma

2017-07-12 L’Osservatore Romano
Valorizzare l’agricoltura. È stato questo il leitmotiv della quarantesima sessione della conferenza della Fao che si è tenuta a Roma dal 3 all’8 luglio scorsi. I dati forniti dalla conferenza dicono che due miliardi di persone soffrono per mancanza di micronutrienti e oltre 150 milioni di bambini sotto i cinque anni sono affetti da rachitismo, mentre allo stesso tempo circa due miliardi di persone sono sovrappeso e tra questi si contano oltre 500 milioni di obesi.

Valorizzare l’agricoltura significa agire anche senza attendere che i conflitti siano conclusi, anzi forse può essere una opportunità per dare spazio alle azioni di pace, portando l’impegno dei paesi a un livello ampio e deciso, a partire dalle aree rurali ormai abbandonate da milioni di persone che cercano di sopravvivere. Analogamente l’agricoltura può essere lo strumento per una transizione pacifica nel post-conflitto, come emerge dal piano operativo della Fao per la Colombia dove, anche con il riconosciuto contributo di Papa Francesco, gli sforzi di pace sono giunti a un primo traguardo.

Tutto questo se si vuole veramente sconfiggere la fame e la malnutrizione entro il 2030, per rimanere in regola con gli obiettivi che la comunità internazionale si è data con l’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile. Un documento quest’ultimo che si concentra sull’impegno dei singoli paesi a una cooperazione effettiva, come pure a realizzare azioni coordinate anche nell’ambito più esteso della lotta alla povertà. L’Agenda, anche in relazione all’Obiettivo 2 che indica l’eliminazione della fame nel mondo, chiama a un concreto partenariato tutti gli attori che possono operare al fianco degli stati: il settore privato, la società civile in ogni sua forma di organizzazione, le religioni e le chiese.

di Fernando Chica Arellano

http://www.osservatoreromano.va/vaticanresources/pdf/QUO_2017_159_1307.pdf