IMPERFETTI? SCARTATI! IL RISPETTO DELLA VITA NASCENTE

TRA DESIDERIO E RIFIUTO

In collaborazione tra CEI e Associazione Medici Cattolici Italiani si terrà un’importante sezione del Convegno Nazionale CEI, (di cui si allega il programma definitivo) e tra i relatori segnaliamo la partecipazione del nostro Presidente Nazionale Filippo Boscia, del Vice Presidente Giuseppe Battimelli, di mons. Angelelli (Direttore Consulta Nazionale CEI), mons. Mauro Cozzoli ed il prof. Bruno Dallapiccola

10.00 Introduzione di Massimo Angelelli e Filippo Maria Boscia

10.15

Filippo Maria Boscia

La vita umana sul nascere, alla soglia dell’imperfezione

Direttore Dipartimento Materno-Infantile Ospedale GVM S. Maria di Bari

Presidente nazionale Associazione Medici Cattolici Italiani

10.45

Giuseppe Battimelli

Il termine della vita e le “periferie esistenziali”: curare tutti per una cultura della salute accogliente e solidale

Vice Presidente nazionale Associazione Medici Cattolici Italiani

Vice Presidente Società italiana per la Bioetica e Comitati etici

11.15 Coffee break

11.30

Mauro Cozzoli

La vita vale per il suo “esserci” non per il suo “modo di essere”

Ordinario di Teologia Morale presso la Pontificia Università Lateranense Assistente ecclesiastico Amci Diocesi di Roma

PROGRAMMA

12.00

Bruno Dallapiccola

“L’imperfezione” dal punto di vista del genetista

Genetista Direttore Scientifico dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma

Coordinatore di Orphanet Italia

12.30 Discussione in sala

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I PERCHÉ DI UN CONVEGNO

L’Ufficio nazionale per la pastorale della salute organizza quest’anno il suo XX Convegno nazionale. In questi ultimi anni la partecipazione è stata ampliata dai soli Direttori degli Uffici Diocesani di pastorale della salute a quanti operano in vario modo: innanzitutto i collaboratori dell’Ufficio Diocesano, i professionisti e le associazioni professionali e quelle cattoliche, operatori delle strutture, associa­zioni di volontariato, associazioni di malati, enti dediti allo studio. Il primo obiet­tivo del Convegno di quest’anno – come riporta la nuova formulazione – è di lavorare insieme, tutti quanti sono presenti e attivi nella pastorale della salute.

Il titolo del Convegno intende sottolineare un secondo obiettivo – a partire dal profondo significato evangelico del verbo “guardare” –, la necessità di uno sguar­do attento al cambiare delle realtà in cui viviamo ed operiamo: per iniziare con uno sguardo in profondità, sull’uomo, sul significato del senso del dolore che continuamente interpella, sullo sguardo di Cristo che ci chiama ad una visio­ne integrale dell’uomo, e allo stesso tempo richiama e sollecita la concretezza dell’agire. Cambiare il nostro modo di guardare la realtà, scoprirne altri aspetti, ci permette così di cambiare la storia, andando oltre atteggiamenti lamentosi o allarmisti. La progettualità pastorale ha bisogno di fondamenti solidi.

L’IMMAGINE DEL CONVEGNO

La grafica proposta per il convegno “Uno sguardo che cambia la realtà” è stata elaborata a partire dalla doppia volontà di sfruttare concettualmente la bel­lezza del titolo – che già in sé reca forte il messaggio del capovolgimento di prospettiva – e di evitare il banale utilizzo di immagini direttamente connesse al mondo della malattia, che avrebbero reso la composizione troppo pesante e per di più lontana dal significato stesso dell’evento.

Si è pensato dunque all’immagine dell’iceberg, icona per antonomasia di tutto ciò che c’è di velato e nascosto dietro l’ap­parente realtà fenomenica, per propor­la però capovolta, a significare – in una connessione diretta col titolo – un ribal­tamento di prospettiva e di sguardo, ora capace di disvelare una realtà nuova, profonda e molto più ricca da analizzare rispetto alla visione consueta ormai cri­stallizzata dalla società.

L’idea richiama alla lontana le opere di Magritte, in cui l’apparenza viene sempre messa in discussione ed è costantemente proposta al fruitore, quasi provocatoria­mente, l’adozione di uno sguardo nuovo e alternativo a quello logico e consolidato.

Anche la composizione del titolo, volu­tamente leggera e dinamica, vuole sug­gerire l’idea di evoluzione, capovolgimento e nuova prospettiva che rifiuta la staticità dello status quo.

La grafica si prefigge quindi di essere sia concettualmente significativa che este­ticamente d’impatto.

http://www.amci.org/index.php/eventi/541-convegno-cei-amci-uno-sguardo-che-cambia-la-realta