COME METTERE K.O. UN MEDICO CATTOLICO: IL NOSTRO NUOVO CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA

Qualche giorno fa durante una delle mie interminabili giornate di ambulatorio mi sono imbattuta in un curioso articolo sul nuovo codice di deontologia medica pubblicato sul sito di informazione cattolica “la nuova bussola quotidiana”.

Pochi colleghi ne sono al corrente ma è in via di preparazione una revisione direi strutturale (o meglio destrutturante) del codice di deontologia medica, che sconvolge subdolamente i fondamenti dell’atto medico.

Nella bozza del nuovo codice si attenta infatti alla libertà di coscienza del medico che diverrebbe un mero fornitore di servizi in balia delle richieste e dei capricci dell’assistito.

L’ operazione messa in atto è tanto più subdola perchè sfrutta quelle che sembrano piccole modifiche grammaticali, ma non lo sono affato.

Fino ad oggi, infatti, il medico al quale veniva richiesta una prestazione che entrava in conflitto con il proprio convincimento scientifico o morale poteva rifiutarsi di compierla appellandosi al principio di scienza e coscienza.

Il nuovo codice, invece, afferma che il rifiuto può essere accettato soltanto se la richiesta dell’assistito si oppone a una convinzione scientifica e morale.

L’atto medico verrà quindi praticato non più in scienza e coscienza ma solo in scienza.

In sintesi sarà obbligo del medico praticare tutto ciò che è e diverrà scientificamente possibile.(e desiderabile dall’assistito)

Ma non finisce qui; fino ad ora il medico è stato legittimato a rifiutare determinati atti che contrastavano con la propria morale a meno che ciò non fosse  “di grave e immediato nocumento per la salute della persona assistita”.

Nel nuovo codice il carattere di gravità e urgenza viene eliminato e basta ricordare la definizione OMS di salute(uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non meramente l’assenza di malattia o infermità) per capire che il semplice turbamento psichico del paziente di fronte alla scelta medica sarà condizione sufficiente per vedere il povero medico deferito dall’ordine.

Il medico sarà vincolato a sottendere qualsiasi richiesta del paziente

Infine -e qua sfociamo nel ridicolo- nel disprezzo delle più evidenti norme che regolano la teoria morale dell’azione, il medico non non avrà più solo l’obbligo di fornire ogni utile informazione e chiarimento, ma anche quello di assicurarsi che il paziente possa fruire di quella stesse pratiche che egli ritiene immorale.

La mia preoccupazione è forte,

se il nuovo codice venisse approvato il medico cristiano non avrà più scelta, o rinunciare ai propri convincimenti etici (altro che benessere fisico psichico e sociale…a noi verrebbe tolto qualcosa di ancora più radicale:la libertà) o trovarsi a non poter praticare il proprio mestiere!

Ma la preoccupazione è mista a rabbia perché questa grave “manomissione”, ammantata di consensi mai acquisiti, sta avvenendo nel silenzio più totale, primo tra tutti quello dell’ordine dei medici.

Dove sono i colleghi cattolici?nessun sito di medici cattolici accenna a queste modifiche.

Cosa aspettiamo?Che qualcuno finisca in tribunale per essersi rifiutato di praticare un aborto.

Ma che fine ha fatto il paese dei grandi medici,di San Giuseppe Moscati o Santa Gianna Beretta Molla?

Chi combatterà la buona battaglia per la nostra libertà?

Svegliamoci e muoviamoci la dittatura del relativismo ci sta per stritolare e imbavagliare e noi?

Noi siamo tutti imbambolati.

Dott.ssa Lucrezia Piccolomini Adami

* Articolo originale per la FIAMC

** Bozza Codice  http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=3022585.pdf

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COMUNICATO STAMPA di Scienza & VIta
Comunicato n° 101 del 06 Settembre 2013

SCIENZA & VITA: UN MANIFESTO CRITICO VERSO
IL NUOVO CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA

“Convinti che la deontologia medica sia un patrimonio comune della professione e di tutti i medici, persuasi che una buona deontologia fondi anzitutto il corretto esercizio dell’arte medica e tuteli il bene comune, non possiamo tacere il nostro unanime sconcerto a fronte di gravi stravolgimenti in atto con la revisione del Codice deontologico”, questa la posizione dell’Associazione Scienza & Vita verso le modifiche contenute nella proposta del nuovo Codice, oggetto del Manifesto associativo “Una buona deontologia fa una buona medicina. E fa una società migliore” pubblicato oggi e scaricabile qui.

“Tre sono gli elementi di principale criticità nel testo in discussione: la perdita del senso stesso della nozione di deontologia; lo svuotamento della relazione medico-paziente; la riduzione di un testo vitale a mero mansionario” commentano Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, Presidente e Copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita.

“Il Manifesto è stato elaborato grazie all’ampio, dettagliato e rigoroso lavoro del gruppo dei medici di Scienza & Vita. I punti critici riscontrati sono stati molteplici, ma si è scelto di tenere alta l’attenzione su alcuni articoli fondativi, le cui proposte di modifica, contenute nella bozza del nuovo Codice, sono fonte di preoccupazione condivisa da molti altri appartenenti ad associazioni mediche. Tra gli articoli discutibili: l’introduzione del concetto di genere; l’abolizione dell’obiezione di coscienza; l’inserimento arbitrario delle Dat”.

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MEDICINA E PERSONA

CONSIDERAZIONI GENERALI SUL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO
A cura di G. Migliaro e R. Latocca

Da circa un anno la Commissione deontologica della FNOMCeO sta lavorando a una revisione del CD e ha fatto pervenire agli Ordini provinciali (che per ora sono sovrani) la bozza per permettere un lavoro e un contributo locale.
In primis occorre domandarsi il perché di questa iniziativa. Il CD del 2006 aveva già rappresentato il frutto di un faticoso lavoro di condivisione fra le molte “anime” presenti nel mondo medico. Nel corso di questi anni tuttavia molte realtà sono mutate: la tecnologia informatica in sanità ha compiuto balzi esponenziali, l’impoverimento del Paese e gli interventi di “taglio della spesa” messi in atto dalla politica in questi ultimi anni  ci hanno costretto a fare i conti con l’aspetto “economico” della attività medica e più in generale dell’attività sanitaria; sono apparse alla ribalta prepotentemente la medicina estetica e quella potenziativa (…SEGUE)

IL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO: NON E’ SOLO UN PROBLEMA FORMALE
A cura di F. Villa

E’ in corso di elaborazione e discussione il nuovo codice deontologico dei medici italiani.  Secondo alcune anticipazioni riportate da un articolo comparso sul Foglio del 05/09 a firma Francesco Agnoli e sul sito Nuova Bussola il nuovo codice conterrebbe novità inquietanti circa la libertà di coscienza del medico.  Nel codice attualmente in vigore il medico può rifiutarsi di fornire una prestazione se la ritiene in contrasto con le proprie convinzioni morali o scientifiche. Nel nuovo codice la formulazione sarebbe cambiata, nel senso che il medico può opporre un rifiuto nel caso che la prestazione sia in contrasto con aspetti morali e scientifici.  Il cambiamento della congiunzione sembrerebbe decisivo: il medico non potrebbe più rifiutarsi di erogare una prestazione solo sulla base del proprio convincimento morale. (…SEGUE)