“… vi annunzio una grande gioia …

vi è nato un Salvatore che è il Cristo Signore” (Luca 2: 10-11)

Questo versetto inizia il Vangelo di Gesù a tutti i popoli, a tutte le persone di questo mondo che è il mondo di Dio.

Vangelo significa buona notizia, bella, gentile, allegra, portatrice di gioia, di conforto, potente, che dona la guarigione, vicina ad ogni essere umano.

Tramite la buona notizia, il Vangelo, la gioia, così inizia il Vangelo di nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo. In tal modo inizia il cristianesimo. Inizia così la nostra santa fede cristiana.

Oggi, più che mai, il nostro mondo ha bisogno, noi abbiamo bisogno, le nostre famiglie hanno bisogno, il nostro paese ha bisogno …. ogni essere umano timoroso, scettico, affamato, le persone sfollate, malate, disperate, tutti hanno bisogno di gioia! Ecco perché ho scelto questo titolo per il messaggio di Natale nel quinto anno della Croce dei nostri paesi arabi, in particolare la Siria.

Ecco a cosa ci richiama Sua Santità papa Francesco nell’esortazione apostolica, “la gioia del Vangelo” (2013) dicendo: “la gioia del Vangelo riempie il cuore, tutte le vite di tutti coloro che incontrano Gesù. Coloro che sono guidati da Lui, libera dal peccato e dal dolore e dal vuoto e dall’isolamento interiore. Con Gesù Cristo è di nuovo nata la gioia”(la gioia del Vangelo 1)

Vorrei dare il mio apporto alla vostra gioia spirituale, la gioia della fede, speranza e amore, speranza e fiducia, l’ottimismo e la felicità e la contentezza … io vorrei portare questi sentimenti nei vostri cuori! E nel cuore dei ogni figlio e figlia della Siria, dell’Iraq, della Palestina, del Libano, della Giordania, dell’Egitto, del Kuwait, del Golfo, dell’Oman, dell’Arabia Saudita, del Qatar e dello Yemen .. come pure nei cuori dei bambini delle nostre parroclie e dei fedeli di tutto il mondo … e nel cuore di ogni essere umano … soprattutto penso ai miei amici e benefattori al mio servizio patriarcale e a tutti coloro che contribuiscono ad alleviare le sofferenze delle persone bisognose e il loro dolore …

Così ripeto con gli angeli dei BeitSahour, Beitlehem e Gerusalemme e gli angeli delle nostre Chiese e i nostri angeli custodi e dico: Fratello mio! Sorella mia! Vi porto una grande gioia! Dio conosce il tuo nome! Tu sei prezioso agli occhi del Signore! Dio ti ama! Ripetiamo a noi stessi: Dio mi ama! E la felicità entrerà nel nostro cuore.

Con l’apostolo Paolo di nuovo vi dico: Rallegratevi! E ancora vi ripeto: gioite!

Buon Natale e felice anno nuovo in pace, sicurezza e amore! Questo 2016 sia un anno di pace in Siria e in tutta la regione e in tutto il mondo!

+ Gregorios III

Patriarca di Antiochia, e di tutto l’Oriente,

di Alessandria e di Gerusalemme