Centri Aiuto Vita: Gigli (Movimento Vita), serve nuovo umanesimo

Massimo Magliocchetti

Vitanews, 10 NOV – “Occorre un nuovo umanesimo che non viva di denuncia sterile e di rimpianto del mondo perduto, ma che incominci ad essere presente già qui e ora, nel presente della storia grazie a donne e uomini capaci – dove la disumanità avanza – di testimoniare ricostruendo l’umano, di generare pensieri e azioni oltre la corrente”. Lo ha detto il Presidente del Movimento per la Vita Italiano, Gian Luigi Gigli, inaugurando a Milano i lavori del 37° Convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita.

“Noi – ha sottolineato Gigli – siamo chiamati, secondo Papa Francesco, a ‘resistere all’anestesia e all’avvilimento dell’umanesimo’, coltivando le piantine del nuovo umanesimo, organizzando vivai di un nuovo umanesimo. Il compito è impegnativo e richiede tenacia e pazienza. E’ sotto gli occhi di tutti che, sotto la spinta soprattutto delle biotecnologie, un umanesimo privato di ogni riferimento al trascendente ha finito per ritorcersi proprio contro l’uomo che intendeva esaltare. È come se un eccesso di umanesimo avesse finto per crearne uno disumano, con esasperazione dei diritti di alcuni, ma sempre meno capace di assicurare pari dignità e rispetto a tutti gli esseri umani, sempre meno capace di rispettare anche il creato e con esso la vita delle future generazioni. Insomma un avvilimento dell’umanesimo, sacrificato sull’altare dell’esaltazione dell’individuo”.

** Gian Luigi Gigli, Presidente della FIAMC ((1998-2006)