«Accoglienza e servizio ai malati». I diaconi italiani rispondono alle sfide

(Pino Grasso) «Diaconi educati all’ accoglienza e al servizio dei malati. Accogliere Dio ed accogliere e servire l’ altro è un unico gesto». È il tema del Convegno nazionale dei diaconi, giunto alla XXVI edizione che quest’ anno si tiene per la prima volta in Sicilia, a Cefalù (Pa) presso il Centro congressi di Torre Normanna di Altavilla Milicia, da oggi al 5 agosto. Prevista la partecipazione di oltre 300 diaconi, provenienti da ogni parte d’ Italia che tornano ad incontrarsi dopo il precedente appuntamento del 2015 a Campobasso.

A presiedere il convegno, il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute e presidente di Caritas Italiana. L’ appuntamento biennale organizzato dalla Comunità del diaconato in Italia, dall’ Ufficio nazionale per la pastorale della salute e dalla diocesi di Cefalù, è rivolto non soltanto ai diaconi permanenti e alle loro famiglie ma anche a laici e religiosi, tenendo conto del cammino della Chiesa italiana ed universale. Al centro, le sfide dell’ accoglienza e della cura, in particolare delle persone più fragili. «I diaconi sono un dono per la Chiesa – afferma don Carmine Arice, direttore dell’ Ufficio Cei per la pastorale della salute – ma anche per la società che come dice il Papa, è un ospedale da campo e la Chiesa nei prossimi decenni dovrà soprattutto occuparsi delle fasce di popolazione che sono in sofferenza. Per questo i diaconi permanenti in prospettiva saranno sempre più chiamati a rappresentare il volto di una Chiesa in uscita».

Ricco e articolato il programma dei lavori che vedrà impegnati i diaconi in quattro intense giornate. L’ odierna relazione di apertura su “Il servo del Signore. Il mistero della sofferenza della storia della salvezza e l’ atteggiamento di Gesù verso i malati”, sarà tenuta da padre Giulio Michelini, docente di teologia biblica e responsabile per la Chiesa di Perugia-Città della Pieve della formazione dei candidati al diaconato. In serata sarà proiettato il video “Dentro la diaconia”, un viaggio tra le realtà diaconali del mondo. Domani mattina sarà invece il presidente della Comunità del diaconato Enzo Petrolino ad intervenire con una relazione su “Il servizio dei diaconi ai malati e ai sofferenti nella tradizione della Chiesa”. Seguirà un incontro con le spose dei diaconi e i delegati con Giorgio Agagliati, Ornella Di Simone e don Luca Garbinetto.

Nel primo pomeriggio spazio alla programmazione attività associativa e successivamente la relazione “Diaconi coraggiosi testimoni della buona notizia ai più deboli e ai poveri” che sarà tenuta da monsignor Gianluigi Ruzza, vescovo ausiliare di Roma e delegato per il diaconato. In serata i convegnisti si trasferiranno a Monreale dove parteciperanno alla celebrazione eucaristica presieduta dall’ arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, responsabile della pastorale della salute della Conferenza episcopale siciliana. Venerdì 4 luglio don Carmine Arice relazionerà su “Ero malato e mi avete visitato. I diaconi a servizio della cura dei malati in un contesto multietnico e multireligioso”. Il tema delle “Donne a servizio dei malati e dei sofferenti” sarà affrontato dalla teologa Cettina Militello.

Nel pomeriggio escursione a Cefalù dove in Cattedrale si terrà una tavola rotonda su “Diaconi educati all’ accoglienza e al servizio dei malati”: introduce e modera lo psichiatra Tonino Cantelmi, vice-presidente della Comunità del diaconato, interverranno don Massimo Angelelli, don Mario Torracca, i diaconi Nazareno Iacopini, Guido Miccinesi e Michele Sardella e Rita Zafonte. Successivamente monsignor Crispino Valenziano illustrerà un percorso iconografico tra storia e presente e a conclusione l’ Eucaristia presieduta dal vescovo di Cefalù, Vincenzo Manzella, il quale riferendosi a coloro che bussano e sbarcano nelle nostre coste ha detto: «La vostra presenza possa essere monito di speranza per coloro che attendono il conforto e la consolazione». Sabato le conclusione saranno affidate al cardinale Francesco Montenegro che rifletterà sul tema “Per una diaconia dell’ accoglienza”.