NUOVA EVANGELIZZAZIONE E MONDO DELLA SALUTE

S.E. Mons. Zygmunt Zimowski  (+)   (Polonia, Città del Vaticano)

Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari

Con sempre maggiore insistenza la voce del Santo Padre Benedetto XVI si leva per riaffermare la necessità e l’urgenza di una riscoperta delle radici cristiane in particolare nelle regioni di antica cristianizzazione. Richiamando tale impegno, egli si inserisce nel solco già tracciato dal Predecessore, il Beato Giovanni Paolo II, che già nei primi anni di Pontificato ha inteso dare seguito all’invito a spalancare le porte a Cristo, indicando la strada di una rinnovata evangelizzazione.

Per la prima volta, infatti, il termine “Nuova Evangelizzazione” è stato promulgato da Giovanni Paolo II, in Polonia nel 1979, a Nowa Huta, quando affermò che: “È iniziata una nuova evangelizzazione, quasi si trattasse di un secondo annuncio, anche se in realtà è sempre lo stesso. La croce sta alta sul mondo che volge”.

Molte altre volte Giovanni Paolo II ritornò nei suoi discorsi e documenti sullo stesso tema. In particolare, nel documento Redemptoris missio scrisse: “Mai come oggi la Chiesa ha l’opportunità di far giungere il Vangelo, con la testimonianza e la parola, a tutti gli uomini ed a tutti i popoli. Vedo albeggiare una nuova epoca missionaria, che diventerà giorno radioso e ricco di frutti, se tutti i cristiani e, in particolare, i missionari e le giovani chiese risponderanno con generosità e santità agli appelli e sfide del nostro tempo”. Ancora, dopo il Sinodo dell’anno 2003, che affrontò il tema Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, sorgente di speranza per l’Europa, nella relativa Esortazione Apostolica Ecclesia in Europa, sottolineò che è “emersa l’urgenza e la necessità della «nuova evangelizzazione», nella consapevolezza che «l’Europa non deve oggi semplicemente fare appello alla sua precedente eredità cristiana: occorre infatti che sia messa in grado di decidere nuovamente del suo futuro nell’incontro con la persona e il messaggio di Gesù Cristo»”. Ugualmente, possiamo tornare anche alle sue parole che ha pronunciato a Haiti nel 1983: “Guardate al futuro prendendo una Nuova Evangelizzazione, Nuova nel suo entusiasmo, Nuova nei suoi metodi, Nuova nel modo di espressione”.

Invece nella Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte del gennaio 2001, parlò del futuro della Chiesa del nuovo secolo, ricordando le parole di Gesù rivolte a

Pietro: Duc in altum! “Prendi il largo”, invitando così la Chiesa a non avere paura di entrare nel mare aperto della storia umana, confidando nella potenza di Cristo.

Facendosi interprete di tale impegnativo compito, che costituì uno dei cardini del vasto Magistero del Beato Giovanni Poalo II, lo stesso Benedetto XVI con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Ubicumque et semper il 21 settembre 2010 ha istituito un nuovo organismo in seno alla Curia Romana, ovvero il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Frutto del Concilio Vaticano II per un rinnovato impulso nel trovare adeguate forme per consentire ai nostri contemporanei di udire ancora la Parola viva ed eterna del Signore, il suddetto Dicastero costituisce il punto di riferimento per una pluralità di interventi, tutti volti a rimodulare l’annuncio del vangelo nei più differenziati ambiti della vita ecclesiale e civile, ivi compreso il complesso mondo della salute nelle sue diverse articolazioni, senza escludere in questo coloro che sono chiamati ad adempiere il delicato compito di esserne anche amministratori anche dal punto di vista politico e finanziario.

Per accrescere l’impegno impresso in questa opera di rinnovata evangelizzazione, il Sommo Pontefice, con il Motu proprio Porta Fidei dell’11 ottobre 2011 ha inoltre indetto l’Anno della Fede, affidando in particolare ai Pastori di fare riscoprire a tutti i fedeli la forza e la bellezza della fede mediante lo strumento del catechismo della Chiesa cattolica, promulgato vent’anni orsono dal Beato Giovanni Paolo II. L’Anno della Fede, che avrà inizio l’11 ottobre 2012 e che si concluderà nella Solennità di Nostro Gesù Cristo, Re dell’Universo il 24 novembre del 2013, si aprirà con l’assise Sinodale, durante la quale verrà messo in discussione il tema de: La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. In tale Assemblea anche il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute) avrà modo di offrire un contributo, specialmente in relazione al mondo della sofferenza, quale ambito specifico nel quale ammalati, famiglie, operatori sanitari, volontari… sono chiamati a riscoprire il senso cristiano della sofferenza e i criteri per affrontare i sempre più incalzanti problemi di bioetica, alla luce della fede in Gesù Cristo. I temi che verranno affrontati in detta sede costituiranno anche l’oggetto di una specifica pubblicazione dal titolo: “Pastorale sanitaria e nuova Evangelizzazione”; si tratterà della versione rivista ed aggiornata del Sussidio preparato nel 1992 in occasione del Sinodo speciale sull’Europa.

Come ormai è consuetudine, nel mese di novembre 2012, e precisamente nei giorni 15-17, si svolgeranno a Roma due eventi culturali importanti nel campo della pastorale della salute; il primo riguarda la XXVII Conferenza Internazionale, promossa dal nostro Dicastero e che avrà per tema: L’Ospedale, luogo di evangelizzazione, missione umana e spirituale, che vedrà la partecipazione di circa 700 persone provenienti da 80 Paesi. In concomitanza con questo Convegno, eprecisamente dal 15 al 18 novembre, le Associazioni dei Medici Cattolici Italiani ed Europei (AMCI e FEAMC) terranno sempre a Roma il loro Congresso presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica “Agostino Gemelli”, sul tema: Bioethics and Christian Europe.

A motivo di tale felice coincidenza, il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, d’intesa con i Presidenti delle Associazioni degli Operatori Sanitari e dei Movimenti Ecclesiastici di Assistenza e di Accompagnamento dei Malati, nonché con le Facoltà di Medicina, di Scienze Infermieristiche di Roma, organizzerà nell’Aula Paolo VI in Vaticano un momento di riflessione e di preghiera, a cui prenderanno parte, oltre ai partecipanti alla XXVII Conferenza Internazionale, al Congresso dell’AMCI e della FEAMC, anche gli studenti in medicina degli Atenei romani, medici, farmacisti, infermieri, volontari ed altre professionisti, rappresentanti tutte le figure del mondo della salute. In tale occasione, avremo modo di ascoltare le parole che il Santo Padre vorrà inviare al variegato mondo della salute e della sofferenza, quale luogo di una rinnovata e profetica evangelizzazione.

In occasione, poi, della XXI Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà in modo solenne in Germania l’11 febbraio 2013 nel Santuario mariano di Altötting, e che avrà come tema “Va ed anche tu fa lo stesso” (Lc 10,37). Il Buon Samaritano. Far del bene a chi soffre e far del bene con la propria sofferenza, oltre ai fedeli ed agli operatori socio-sanitari e pastorali della Germania, si avrà il concorso di una cospicua rappresentanza delle Chiese di tutti i continenti, in particolare dei medici, farmacisti e volontari sanitari europei. In quella stessa circostanza, con i Vescovi che interverranno in qualità di Delegati per la Pastorale della Salute, verranno discusse e definite azioni concrete di promozione della nuova evangelizzazione in Europa, dando concreta attuazione alla riflessione che verrà elaborata nel Convegno teologico-pastorale che si svolgerà all’Università Cattolica di Eichstätt, nell’ambito delle celebrazioni della suddetta Giornata.

A conclusione dell’Anno della Fede, nel mese di ottobre 2013, il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari intende poi organizzare un pellegrinaggio in Terra Santa, con l’aiuto dell’Opera Romana Pellegrinaggi ed in collaborazione con le tre Federazioni Internazionali Cattoliche dei Medici (FIAMC), Infermiere (CICIAMS) e Farmacisti (FIPC), nonché con un gruppo di Cappellani e Volontari; sarà questo un momento per rinsaldare anche comunitariamente, attraverso il concorso delle diverse associazioni riconducibili al mondo sanitario, l’impego ad una nuovo slancio di evangelizzazione.

In sintesi, credo che anche questo sommario spettro programmatico, che si fa carico del mandato apostolico, riveli quanto il mondo della salute e degli operatori sanitari costituisca una prezioso strumento per tracciare un solco sanante ed evangelizzante nel presente momento storico della Chiesa.

In tal senso il mio augurio va a tutti coloro che, credendo nel valore dell’associazionismo cattolico nelle diverse e complementari professioni socio-sanitarie, si sentiranno chiamati in prima persona a lasciarsi coinvolgere in questa fase della vita della Chiesa, al fine di immettere nel tessuto del mondo della salute quegli imperituri valori evangelici che al presente necessitano di una rinnovata e speculare testimonianza.

Città del Vaticano, 6 giugno 2012