Cari amici, assistiamo, in questi giorni ad un vero e proprio bombardamento mediatico su diversi temi della bioetica e questo a seguito di alcune decisioni ed iniziative  istituzionali, soprattutto da parte della magistratura, che si sostituisce, ormai,  persino al Parlamento ed alla sovranità popolare; e non su problemi marginali, ma addirittura in merito ad alcune questioni che riguardano Vita e famiglia.

Per cui, da un altro lato si autorizzano i matrimoni gay e la cosiddetta teoria del gender, arrivando a stravolgere l’educazione scolastica, con testi scolastici discutibili a proposito del concetto di famiglia, con addirittura alcune fiabe in chiave omosessuale/gender.

Mentre, da un altro lato si va ad autorizzare, da parte della Consulta della Corte Costituzionale, la fecondazione eterologa, stravolgendo così la Legge 40 approvata dal Parlamento ed i risultato del relativo referendum popolare.

Per non parlare delle modifiche del nuovo Codice di Deontologia Medica in cui si prevede di  escludere il concetto di obiezione di coscienza; come anche le modifiche dell’AIFA al foglietto illustrativo della pillola del giorno dopo, per cui viene considerata solo un semplice contraccettivo, trascurando completamente i possibili effetti abortivi. O si approvano delibere regionali (vedi Reg. Toscana) per l’utilizzo extra-ospedaliero della pillola abortiva; dimenticando così che l’uso del prodotto abortivo era stato adottato nei vincoli della Legge 194, prevedendo tassativamente il ricovero e l’osservazione in ambito ospedaliero.

Ed è proprio di questi giorni la drammatica notizia di un’ennesima “vittima” della pillola abortiva, una donna torinese di 37 anni morta proprio a seguito dell’assunzione della  RU486.  Non possiamo certamente attribuire questo doloroso epilogo, ad un segno dall’alto, anche perchè rientra nell’ambito dei possibili rischi di un farmaco assai pericoloso, rischi che erano stati opportunamente e scientificamente segnalati, anche dal sottoscritto (vedi mia intervista del 2008 alla Radio Vaticanahttp://it.radiovaticana.va/storico/2008/02/26/sui_temi_della_vita,_c%E2%80%99%C3%A8_troppa_confusione._la_ru_486_non_/it1-189114 ), ma tali rischi erano stati poi, completamente,  trascurati dalla stampa e cultura dominante, come, purtroppo,  anche da una certa componente medico-scientifica (ovviamente di parte)!

L’auspicio e che ci possa essere una maggiore riflessione ed attenzione, da parte di tutti,  per questi temi e per gli inevitabili ed imprevedibili rischi a cui si va incontro ed, in primis, lo sfaldamento completo della famiglia e dei valori della Vita e della dignità umana, elementi che ancor oggi, pur tra molte difficoltà, costituiscono un sostegno ed un aiuto insostituibile per la nostra società.

Dott. Franco Balzaretti

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