Recensione al libro

Simone Troisi e Cristiana Paccini,  Siamo nati e non moriremo mai piú Storia di Chiara Corbella Petrillo, ed. Porziuncola

Di Chiara Curti

Ho conosciuto Fra Vito durante un estate al mare con la mia famiglia, una vacanza tra famiglie amiche del Centro Aletti. Una vacanza semplice. Io non avevo mai sentito parlare di Chiara Corbella. Finché fra Vito fece amicizia con mia figlia maggiore. Un giorno ne parlò a lei ed anche io volli sapere. 

Io non ne capí molto: una sua amica aveva avuto due gravidanze di bambini che sarebbero morti al nascere e poi un cancro del quale morirá lei a ventotto anni.  Lui era stato suo padre spirituale, di lei ed anche di suo marito. Sono madre de tre figlie femmine e immediatamente pensai “speriamo che non succeda niente del genere a nessuna delle mie figlie”. L’augurio sul futuro delle mie figlie rimase lí, in sospeso.

Poi Anna, mia figlia maggiore, compie 15 anni. Come regalo di compleanno mi chiede di andare a trovare fra Vito in Italia. Pensai che fosse perchè era un gran simpaticone, anche un po buffo e allegro con il suo saio svolazzante. Lo chiamo per organizzare e mentre lo chiamo mi entra un po’ di quella stranezza che viene alle madri quando capiscono che i figli non sono tuoi e che quindi, al farsi grandi, desiderano cose che tu non ti saresti mai immaginata.

Fra Vito invita Anna ad accompagnarlo per tre giorni di testimonianza su Chiara. Poi invitano  Fra Vito a Barcellona, sempre per lo stesso: testimoniare Chiara. Conosco anche Enrico, il marito di Chiara. Anche lui è molto allegro e divertente, con un marcato accento romano che lo rende ancora piú simpatico. Parla di Chiara, prima fidanzata, poi moglie, poi madre, mi colpisce soprattutto che non nasconde le paure, le fatiche, le domande, ma che il loro amore non finiva nell’altro ma era amare un’Altro, amare il destino che Dio aveva pensato per le loro vite.

Questa Chiara, mia omonima, ma della quale non so nulla inizia a entrare nelle nostre vite.

Fra Vito regala ad Anna il libro su Chiara “Siamo nati e non moriremo mai piú” . Nella prima pagina glielo dedica: “ Ad Anna perché impari da Chiara a prendere il massimo indispensabile dalla vita.” Anche io lo leggo desiderando anche per me il massimo indispensabile.

Il libro è scritto da una coppia di amici che ha accompagnato Enrico e Chiara sin dal fidanzamento. Come Enrico, anche Simone e Cristiana non hanno paura di far vedere le cose come sono, con quella straordinarietà propria della vita quotidiana quando vissuta appieno.  Poi arriva lo straordinario: la prima figlia che sarebbe nata per morire dopo mezz’ora come il secondo figlio e il terzo che avrebbe vissuto senza una mamma.

Le domande sorgono spontanee: È giusto che un bambino muoia al nascere? Puó la storia di una donna morta giovanissima testimoniare che la vita è un dono prezioso? Veramente seguire Cristo nella sofferenza apre alla luce?

Enrico e Chiara non  basano la loro vita su principi e non sembrano avere una forza speciale, ma piuttosto sono fedeli alla loro relazione con Dio. Enrico nella sua testimonianza aveva chiarito semplicemente che Dio è misericordia e che la misericordia non corrisponde alla giustizia umana.

Così con Chiara decidono di rimanere fedeli al Dio della Misericordia ed essere fedeli alla feconditá, che è il dono che hanno ricevuto. Le loro vite prendono per mano Dio sicuri che li accompagna sempre: Enrico e Chiara si sono accompagnati ed hanno accompagnato i loro figli.

In un mondo dove il successo e la bellezza sono gli unici parametri significativi , la vita di Chiara apre una porta:

Non bisogna far niente di speciale ma solo lasciarsi amare.  

Immediatamente ricordo quel timore materno ed inizio a desiderare una vita cosí anche per le mie figlie.

Il libro sulla vita di Chiara Corbella si trova in vendita su Amazon in diverse lingue.

Simone Troisi e Cristiana Paccini
Siamo Nati e non moriremo mai piú, Storia di Chiara Corbella Petrillo